Dune drifter - Film (2020)

La prima parte del film sa essere claustrofobica ed abbastanza coinvolgente. Nella seconda si passa a spazi aperti ed a situazioni più canoniche, ma non per questo la pellicola cala di tono. Gli alti e bassi ci sono, ma il livello si mantiene buono per tutta la durata dell'opera. E anche il livello di coinvolgimento è abbastanza costante. Non mancano anche dei buoni guizzi visivi. Qualche idea originale in più lo avrebbe reso migliore, ma alla fine siamo comunque dinanzi ad un buon film.

Colpito durante una battaglia della guerra che vede contrapposti i terrestri ad una razza aliena, un caccia precipita su un pianeta dall'atmosfera irrespirabile... Fantascienza vintage al femminile che ben sfrutta i pochi mezzi a disposizione, riuscendo a risultare ansiogena sia nelle fasi claustrofobiche all'interno delle navicelle che in quelle sul pianeta ostile, efficacemente "doppiato" dalle distese vulcaniche islandesi, durante le quali l'incontro tra i naufraghi dei due campi opposti si risolve in una lotta spietata per la sopravvivenza.  

Fantascienza classica, con tutti i suoi limiti e con tanto di colpetto di scena alla Dick (lo stemma), che non ha nel ritmo costante e negli effetti il suo punto di forza. Ma questo non impedisce allo spettatore di provare una certa empatia nei confronti della protagonista, che dovrà farsi in quattro per combattere contro un'atmosfera ostile e un nemico coriaceo. Visto il materiale a disposizione avrebbe funzionato di più come mediometraggio, anche se nel complesso non è poi così male, grazie soprattutto alla performance della cocciuta e intraprendente pilota.

Siamo di fronte al classico conflitto tra umani e alieni che vede come protagonista un'audace pilota di caccia. Girato a basso costo, il film inizia in maniera claustrofobica per poi passare a spazi aperti in cui pervade la paura di lasciare incolume il pianeta dall'atmosfera irrespirabile. Gradevole b-movie girato in modo classico, lineare, senza eccessive pretese nella sceneggiatura.