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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Guy Ritchie riprende in mano un action francese dei primi Duemila e lo rifà a modo suo, richiamando il solito Jason Statham (i due sono alla quarta collaborazione) e mettendolo al servizio di un'agenzia di trasporto valori spesso vittima di rapine. Lo sguardo gelido, la calma dei forti, la certezza di non sbagliare, H (lo chiamano come la bomba) alla prima occasione mostra subito di che pasta è fatto, diventando il punto di riferimento per i colleghi. Dopo un'azione simile, con un bel mucchio di cadaveri lasciati alle spalle, l'agenzia consiglia un mese di lavoro d'ufficio e di terapia per cercare di curare l'eventuale angoscia, il rimorso per aver ucciso... "Lei...Leggi tutto mi vede turbato?" chiede H al suo superiore. E in effetti... Reintegrato all'istante, è già pronto a sventare nuovi attacchi. Ma non è tutto così semplice, perché quando capita che addirittura, durante l'ennesima rapina al furgone, i criminali alla sua sola vista si mettono in fuga, capiamo che qualcosa non quadra... Ritchie infatti fa retromarcia di qualche mese e apre a retroscena inattesi, spiegandoci più di una cosa e lasciandoci capire che non siamo in presenza di un action routinario: la storia è più complessa, non sempre spiegata linearmente ma piuttosto precisa nelle sue improvvise virate che corrispondono a rapidi sbalzi temporali in successione. L'intreccio comunque si completa bene (pur se la presenza dell'agente impersonato da Andy Garcia all'interno della vicenda rappresenta uno degli elementi chiave meno chiari), la regia si tiene facilmente su ritmi sostenuti e in definitiva il film si segue con gusto, grazie anche all'impeccabile (quanto poco plastica, come sempre) interpretazione del monolitico Jason Statham. Non si esagera con le gag, l'impianto è serioso e all'ironia si sostituisce una tensione che spesso sale a livelli ragguardevoli, con una gestione perfetta anche nei momenti più "esplosivi". La fase legata alla rapina maggiore è organizzata in modo che le sequenze "live" si alternino alle spiegazioni dell'evolversi del colpo attraverso modellini mossi in pianta dal capo della banda criminale (Donovan). Un caper movie, in parte, ma a colpire è soprattutto la costruzione temporale, che costringe a rattoppamenti logici laddove qualche spiegazione manca. Nulla di originale, nel campo, ma un valido prodotto di intrattenimento la cui confezione di qualità è evidente. Senza particolari svolazzi o ricercatezze stilistiche Ritchie gira un film teso, con dialoghi semplici che puntano esclusivamente a fare da efficace contrappunto all'azione. Rozzo ma nel contempo elegante, WRATH OF A MAN conferma Statham ai vertici del genere (ha riempito il vuoto lasciato da Bruce Willis) e propone il figlio di Clint Eastwood (straordinaria la somiglianza) nel ruolo del villain mezzo psicopatico di turno. Più fredda spietatezza che violenza, con un finale modesto che lascia un po' con l'amaro in bocca ma che non ci può far dimenticare quanto di buono visto fin lì.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/05/21 DAL BENEMERITO HERRKINSKI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 24/01/22
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Herrkinski 27/05/21 14:17 - 8138 commenti

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Ritchie e Statham tornano a collaborare e il risultato è quel che si poteva aspettare; prendendo come base l'idea di un film francese di qualche anno fa realizzano un revenge-movie carico d'azione che vede Statham nel suo classico ruolo (imperturbabile, durissimo, privo d'ironia, spietato) attorniato da un cast all'altezza. Lo script è sufficientemente elaborato per non annoiare, nonostante le due ore di durata; la messinscena è di grande impatto visivo, con costumi curati, coreografie delle sparatorie d'effetto e scene action girate con buon senso del ritmo. Per chi ama il genere.
MEMORABILE: Il cameo di Post Malone; Le tute anti-proiettile.

Rambo90 14/07/21 04:37 - 7706 commenti

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Godibilissimo action in cui il tema della vendetta si miscela con un heist movie a creare qualcosa se non di originale almeno di interessante e convincente. La trama è divisa in capitoli che viaggiano avanti e indietro nella temporalità alla Tarantino, ma il tono non contiene alcuna ironia, anzi violenza e sguardi corrucciati la fanno da padroni. Statham imperturbabile e perfetto per il ruolo, fiancheggiato da compagni più ciarlieri e istrionici come McCallany e Hartnett. Notevoli lo snodarsi della trama e i vari colpi di scena.

Paulaster 29/10/21 10:03 - 4441 commenti

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Addetto alla sicurezza sventa una rapina al suo furgone blindato. Revenge movie con i vari tasselli temporali che si incastrano grazie all'uso di blocchi narrativi che rendono poco fluida la trama. La confezione è sopra la media del genere e c'è un buon ritmo, nella vicenda. Mancano in toto però la componente ironica o lo scavo proprio nella figura del protagonista: Statham è il Fonzie dalle mezze frasi e si poteva sfruttare di più. Naturalmente tutti i dialoghi son pieni di testosterone e tra colleghi di lavoro suonano artificiosi mentre tra criminali si accettano di più.
MEMORABILE: Le prove di ammissione passate col minimo; I rapinatori che se ne vanno non è plausibile; Sui quad nel tunnel per scappare.

Daniela 28/12/21 00:57 - 12684 commenti

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16 anni dopo il confuso Revolver, Ritchie torna a dirigere Statham in un action più canonico, remake del bel Cash Truck di cui conserva a grandi linee la trama e il tema portante della vendetta, ma ingarbugliando il racconto e soprattutto trasformando il protagonista in una sorta di Terminator per il quale è impossibile provare la stessa empatia che invece suscitava nel film francese il dolente e fragile Dupontel. Le sequenze action sono girate con professionalità  ma senza esaltare, la verosimiglianza è un optional non previsto, il cast in gran parte sprecato. Film deludente. 

Galbo 28/12/21 12:41 - 12408 commenti

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Un uomo misterioso viene assunto da una ditta portavalori ma il suo obiettivo è un altro. Action cupo e claustrofobico sul tema della vendetta, "Wrath of a man" è interpretato da un “roccioso” quanto poco espressivo Jason Statham. Segnato da scene ad alto contenuto di violenza, manca dell’ironia che ha caratterizzato in precedenza il lavoro del regista. Può essere tuttavia apprezzato dagli estimatori del genere perché ben realizzato tecnicamente, con scene d’azione ben fatte e un uso intrigante della colonna sonora. Buona la prova degli interpreti.

Digital 31/12/21 01:41 - 1257 commenti

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Action movie che combina il tema della vendetta con il tipico colpo grosso. Ritchie in cabina di regia imprime un considerevole ritmo al girato e tra sparatorie all'ultimo sangue, inseguimenti e sevizie, il divertimento non manca di certo. Statham (doppiato egregiamente da Francesco Prando) torna a collaborare con Guy e lo fa nel migliore dei modi, nel tipico ruolo da duro che, evidentemente, gli calza a pennello. Due ore che passano in un attimo, sintomo che il film è riuscito nell'intento di intrattenere amabilmente lo spettatore in cerca di forte emozioni.

Enzus79 3/01/22 22:10 - 2912 commenti

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Azione e adrenalina ad altissimo livello. La trama, seppur poco originale (tratta il tema della vendetta), è tutt'altro che sciocca. Tensione e suspense sono ben dosate, accompagnate da una colonna sonora più che coinvolgente. Come al solito la regia di Guy Ritchie è più che efficace. Jason Statham, pur avendo un'espressività glaciale, risulta molto empatico.

Didda23 11/01/22 11:15 - 2431 commenti

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Rispetto all'opera precedente, si pone minore impegno nella sceneggiatura (i dialoghi sono secchi e non particolarmente ricercati) per far confluire tutto l'interesse nelle mirabolanti scene action girate con una maestria unica. Nel mentre si assiste a una storia che si fa seguire senza troppa difficoltà anche grazie a un cast veramente in stato di grazia (è soprattutto Scott Eastwood a calamitare l'attenzione, nonostante uno Statham in formissima). Nella parte conclusiva qualcosa in termini di originalità si perde, ma l'intrattenimento rimane di altissima qualità per il genere.
MEMORABILE: Il test passato con la sufficienza; La figura ambigua di Garcia; La fuga nel tunnel.

Jandileida 15/01/22 20:49 - 1568 commenti

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Il buon Guy stavolta fa centro proponendo un action quasi di altri tempi che farà vibrare il cuore degli appassionati del genere. Già battuti sono i sentieri della vendetta, tanto più che qui si cammina addirittura su una pista già tracciata, ma l'escursione di Statham pigia tutta sull'acceleratore: botte, botti, il protagonista con un'espressione una, cambi di direzione improvvisi, solido cast di supporto. Insomma, sono due ore ma sembrano la metà tanto si va dritti al punto senza fronzoli. Da sottolineare anche la totale assenza di un'inutile sottotrama sentimentale. Rude.

Puppigallo 20/01/22 12:41 - 5292 commenti

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Testosterone a mille in questo action con i giusti attori ma con una sceneggiatura che andava un po' sintetizzata. Comunque è indubbio che la pellicola scorra piuttosto bene, rivelando a spizzichi e bocconi l'antefatto, che mostrerà allo spettatore il reale quadro della situazione. Tutti danno più o meno il loro contributo, Statham in primis, tra lupi e agnelli spesso sacrificali; e nonostante il finale sparatutto, che anticipa la giusta chiusa, sia eccessivamente esagerato, il risultato nel complesso non è male.
MEMORABILE: "Non sa scrivere senza tirare fuori la lingua"; "A posto Dave, l'hai fatta la pupù?"; "Sono uno che porta rancore, ci siamo capiti?".

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Schramm 23/01/22 12:58 - 3495 commenti

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Ritchie depone il revolver e il suo bacio non è più come un rock. Ma neanche come un lock e stock. Sconfessa gli esordi dove Quentin era quasi sorpassato a destra come le autistiche pagine della sfinge seguite. Il cinema è azione e questa ha da essere dritta secca diretta inarrestabile implacabile. Via fronzoli, via sovrabbondanza subplottara, si sfrondi il parco personaggi e si quadrino psicologismi e cerchi narrativi. Che sfrondato sfrondato è un revenge in Heatinere heisterico andante con motosega. Senza più ironia che non sia secretata. Snatch? Bei tempi, sì, ma avanti così, Guy!
MEMORABILE: Esecuzione della shitlist contrappuntata da Folsom prison blues di Cash remixata in salsa darkindustrial: applausi in lacrime.

Capannelle 26/01/22 00:28 - 4417 commenti

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Trama senza fronzoli inutili e tutta al servizio del faccione perentorio di Statham. Ritchie incasella i salti temporali in modo efficace, senza intorcigliare i fili ma proponendo la giusta dose di suspense. Al resto pensano l'abilità nel girare le scene action e una colonna sonora costante ma non invasiva che detta bene i tempi del girato. A livello di credibilità paga un po' pegno e il finale poteva essere più modulato ma va bene anche così.

Rufus68 28/01/22 18:38 - 3848 commenti

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Ritchie confeziona una delle sue migliori prove rinunziando sia al tono goliardico degli esordi che al montaggio videoclippato. L'abbandono del tarantinismo coincide, quindi, con un film essenziale, basato sul motore antichissimo della vendetta che la plumbea colonna sonora accompagna come un rito funebre. Adeguata l'inespressività monolitica di Statham (attualmente il miglior attore di action) e ben scelto il cast di contorno (McCallany, Donovan) nonché i nobili ripescaggi (Garcia). Qualche faciloneria, ma si segue tutto d'un fiato.

Giùan 6/02/22 10:54 - 4580 commenti

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Eludendo, anzi contravvenendo la sublime rielaborazione del suo canone cinematografico prodotta in The gentlemen, in cui tutto era meravigliosamente sacrificato a un understatement ironico nel quale tuttavia confluivano con inesplicabile grazia pure narrazione e azione, Ritchie gonfia i muscoli partendo già da un testo "dopato" (nel senso almeno di non originale) e irrorandolo di un testosterone cinematografico di solo apparente lucentezza nonché di succedanea asciuttezza. Funziona come spettacolo ma la presunta moralità metafisica di Statham diventa graniticamente ridicola.
MEMORABILE: Il Bullet di McCallany.

Bullseye2 19/12/22 15:29 - 402 commenti

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Meraviglioso action movie d'antan senza concessioni al clima contemporaneo e con grande senso dello spettacolo: un film di genere in cui non calano mai ritmo e tensione è oggi pura rarità. Statham è l'ultimo dei veri duri del cinema, un perfetto Charles Bronson del Ventunesimo secolo, ma anche Eastwood jr come villain è assolutamente degno di stima. Tra thriller, revenge-movie e heist-movie Richie realizza uno dei suoi film più seri e validi. Puro cinema nerissimo degno erede dei grandi del genere, nulla a che vedere con lo pseudo cinema anestetizzato di oggi. Una boccata d'aria fresca.

Luluke 1/05/24 05:30 - 82 commenti

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Visivamente impeccabile, sceneggiato per essere avvincente e facilmente comprensibile nonostante i salti temporali, il film perde ritmo e quota nella rapina finale (troppo lunga e con troppi cadaveri) e soffre poi la presenza ingombrante di uno Statham eccessivo nelle sua maschera da duro, Rambo style. Ritchie rinuncia a introdurre ironia nella storia, come gli era invece riuscito in Snatch e Rocknrolla: siamo in una giungla di asfalto, ferro e fuoco, più o meno come Nella tana dei lupi, da cui viene attinta la vicenda dei reduci che si fanno criminali. In modo a dir poco sfacciato.
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  • Discussione Didda23 • 27/12/21 17:07
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Titolo italiano: La furia di un uomo - Wrath of Man
  • Discussione Schramm • 23/01/22 13:06
    Scrivano - 7694 interventi
    certo non è più il guy scoppiettante degli esordi dove tenta il sorpasso a tarantino, ma vivaddio non è nemmeno più il pesantissimo guy a tutto ermetismo decostruzionista venuto dopo con i tremendi revolver e rocknrolla. e rispetto agli esordi è rimasto esplosivo.
    a chi gli rimprovera mancanza di ironia diciamo che il segreto sta nel trovarla là dove l'ha occultata: dare al protagonista l'adottivo gentilizio Hill (come Walter come il B-action 80-90's tanto amato, a qual cosa spiega anche la spinta alla bidimensionalità dei personaggi e al movie-movie che ho da più parti - e anche qui - visto contestata) e quello effettivo di Mace (come lo spray antiaggressione), e affidare a un ammazzatutti come statham la cavalcata delle valchirie come suoneria... e che dire di quell'H che è anche l'iniziale di heat? se non è ironicissimo questo, cos'altro?

    non credo sia il farci empatizzare coi personaggi il punto, ma con cause, concause ed effetti della storia, con la storia stessa, che è il personaggio. e quando piazza quel micidiale remix in salsa darkindustrial di cash per contrappuntare l'eliminazione sistematica di quanti stanno nella shitlist (un momento che vale tutto il film), il bersaglio del suo miglior cinema è centrato.  per me se guy continua così va dritto dritto verso il riscatto di una fase cinematografica centrale davvero indifendibile.
    Ultima modifica: 24/01/22 16:02 da Schramm
  • Discussione Capannelle • 3/06/22 21:40
    Scrivano - 3538 interventi
    Rivisto dopo appena 5 mesi è ancora tonico, forse anche di più della prima volta. Un Ritchie da conservare, grazie anche all'apporto prezioso della musiche di Chris Benstead.
    Ultima modifica: 3/06/22 21:40 da Capannelle