L'appartamento - Film (1960)

L'appartamento
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MMJ Davinotti jr
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Tra gli acclamati capolavori di Billy Wilder, regista di indubbio talento, THE APARTMENT è uno di quelli che ha vinto di più (cinque Oscar: film, regia, sceneggiatura, montaggio, scenografie), ma chi non ha avuto un riconoscimento strameritato è Jack Lemmon, autore qui di una performance indimenticabile: tutta la prima parte del film, quella - per capirsi - in cui Shirley MacLaine è ancora poco più di una comparsa, è straordinaria, un perfetto esempio di come sceneggiatura, regia e montaggio, esaltati da un attore in stato di grazia, possano trasformare anche una semplice commedia in un'opera d'arte. Wilder sa pungere puntando sulla quotidianità,...Leggi tutto facendo apparire il tradimento costante della moglie come un costume tradizionalmente consolidato. L'appartamento in cui vive C.C. Baxter (in italiano vezzeggiato sempre col nomignolo di Ciccibello) diventerà - de facto - una casa di appuntamenti e il povero proprietario (buono ma non stupido, un po' ingenuo e giovialone) troverà il modo di sfruttarla per fare carriera assai velocemente concedendo ai suoi diretti superiori di portarci, a turno, le loro amanti in cambio di ambigui scatti e promozioni. La velocità con la quale Baxter contatta in ditta i superiori in modo da crearsi sull'agenda gli spazi da concedere loro, il rapporto col vicino di casa che lo crede un donnaiolo e - essendo medico - ne richiede il corpo per studiarlo dopo un eventuale (e secondo lui probabile) decesso per stravizi, la vita del single senza fissa dimora, sono continui spunti per cercare dialoghi brillanti, situazioni spassose. Poi arriva la MacLaine e si scivola spesso nell’inevitabile melodramma, il film torna nei binari della regolarità politically correct e il finale non può che essere consolatorio. Peccato per una certa banalità (relativa), ma nel complesso L’APPARTAMENTO è godibile dall'inizio alla fine e la classe di Wilder si fa sempre sentire.

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B. Legnani 18/03/07 01:31 - 5557 commenti

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Mitico, chilometrico, prolisso, invecchiato. Grandissima regìa, deliziosa la MacLaine, ma Lemmon, con la sua teatralità, è eccessivo, al punto che gli si preferisce il perfetto e composto MacMurray, sfolgorante in L'ammutinamento del Caine. Interminabile e sfiancante la fase di messa in tavola delle carte (circa 40'), donde nasce, finalmente, la vicenda: e questo rappresenta una zavorra non facilmente pareggiabile dalle cose che non possono non piacere (un esempio: il medico vicino di casa).

Homesick 17/06/07 18:35 - 5737 commenti

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La presenza brillante e garrula di Lemmon costituisce il trait d'union tra la prima parte - classica e vivace commedia wilderiana - e la seconda, tendente più al drammatico e alla descrizione dell'opportunismo nei rapporti umani e nella vita quotidiana. Recitazione eccellente e sceneggiatura coesa non abbassano la certezza che Wilder abbia girato di meglio.
MEMORABILE: La racchetta da tennis usata come colapasta per gli spaghetti.

Capannelle 9/11/07 17:35 - 4429 commenti

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L'ottimo soggetto sviluppato da Wilder ci presenta uno spaccato delle ipocrisie della middle class anni 60. Colonna portante del film è la prova del capace Jack Lemmon, e questo costituisce il suo pregio ma anche il limite. Sì, perché il personaggio sfigato e servilista alla lunga stanca, perde credibilità (complice forse il doppiaggio?). Il contorno è gradevole, dalla McLaine al vicino di casa, dai superiori cinici alla sventurata che Lemmon raccatta al bar e che viene scaricata senza tanti complimenti.

Lovejoy 20/12/07 23:20 - 1823 commenti

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Classico scritto dalla premiata ditta Diamond/Wilder. Vincitore di cinque premi Oscar (tra cui Miglior Film) ma mancano i premi più mportanti, quelli destinati ai due attori principali, entrambi indimenticabili. Lemmon, nel ruolo di C. C. Baxter, recita il ruolo di una vita regalando momenti di recitazione sublimi. La Maclaine, oltre a essere bellissima, lascia veramente il segno. Ottimo anche il resto del cast, con MacMurray e Walston su tutti. Cult.
MEMORABILE: Alla festa di Natale Lemmon porge lo specchietto caduto alla MacLaine e capisce tutto. Lemmon e lo "Scolapasta".

Galbo 22/12/07 19:42 - 12428 commenti

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Uno dei grandi capolavori diretti da un genio della commedia americana, Billy Wilder, L'appartamento è in primo luogo un film brillante splendidamente scritto (la sceneggiatura è praticamente perfetta con dialoghi brillanti e momenti comici irresistibili) con due attori di grande talento e spessore come protagonisti; L'appartamento è però (come sempre in Wilder) un'occasione per uno spunto sulla solitudine nella moderna società e lascia alla fine nello spettatore una sapore amaro frutto del suo cinismo, a metà tra dramma e comicità.

Pstarvaggi 16/04/08 14:32 - 80 commenti

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Il vero capolavoro di Billy Wilder: trama disseminata di punture di spillo, dialoghi vivacissimi (scritti dal regista con il socio di sempre I.A.L. Diamond) e soprattutto una ferocissima critica alla società americana. Peccato che la pioggia di Oscar non bagni anche gli interpreti: Lemmon è un fuoriclasse, la McLaine deliziosa nella sua leggerezza (anche nelle scene drammatiche) e McMurray un interprete di classe. Un grande esempio di commedia alta.

Rebis 27/10/08 20:31 - 2351 commenti

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I tempi moderni secondo Wilder: l'individuo disumanizzato dagli ingranaggi ineludibili della gerarchia sociale, intrappolato dal commercio della propria intimità. Impagabile Jack Lemmon che ascende ai vertici della scala professinale smarrendo l'orizzonte dell'amore; Shirley MacLaine conferisce luce alla commedia spingendoci il dramma dentro. Misura e perfezione, tempistica inesorabile: la sceneggiatura di I.A.L. Diamonds - da applauso - persuade dell'improbabile attraverso sincero spessore letterario. La vita sessuale degli americani ribolle senza requie nel sottosuolo del progresso.

Pigro 3/01/09 10:09 - 9727 commenti

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Impiegato presta la casa ai superiori per i loro appuntamenti galanti, dove tra l'altro va l'amica del capo di cui è segretamente innamorato. Parte come una commedia brillante questo film, ma poi assume di colpo venature drammatiche, facendoci piombare nell'amara rappresentazione di un mondo governato dallo sfruttamento e abitato da persone che si lasciano sfruttare. Niente di eversivo, per carità, ma questi accenti arricchiscono la commedia con chiaroscuri azzeccati e intensi, nei quali Lemmon e MacLaine giostrano con abilità.

Harrys 26/03/09 18:49 - 687 commenti

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Altra buona commedia targata Billy Wilder. Come in Quando la moglie è in vacanza, l'azione si svolge prettamente all'interno di un appartamento (come da titolo); la differenza tra questo e il succitato film è che in quest'occasione Wilder punta meno sul lato comico (anche se non manca) e più su quello romantico. Come al solito nel cinema "commedia" di Billy, personalissima opinione, qualche scena dilatata nella parte centrale rende un po' pesante il tutto.

Stefania 31/12/09 14:29 - 1599 commenti

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Tragicommedia! Momenti di grande umorismo; eppure sfiora temi tragici: il cinismo, la solitudine, l'opportunismo, il rapporto sottilmente ricattatorio tra superiori e dipendenti. Il nostro anti-eroe Baxter riesce a non fare la scelta più facile, eppure il finale è, giustamente, non più che agrodolce. Ottimo film, che fa sorridere e fa riflettere.

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Daniela 4/01/10 12:27 - 12719 commenti

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A tratti molto divertente ma sempre con un sottofondo amarissimo, per il cinismo e l'ipocrisia che impronta i rapporti umani, uno dei vertici indiscutibili della commedia americana, grazie alla magistrale regia di Wilder, l'impeccabile sceneggiatura che riesce a passare dai toni satirici a quelli drammatici senza soluzione di continuità, ed il cast superlativo, con due magnifici interpreti (Lemmon nevrotico, McLaine dolce e vibrante) affiancati dai volti giusti per i ruoli di contorno (impagabile McMurray, lombrosiano Walston, saggio Kruschen).
MEMORABILE: Lemmon restituisce la chiave a McMurray

Tomslick 31/01/10 16:57 - 205 commenti

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L'appartamento è piccolo, la storia è essenziale, ma grazie allo spessore dei personaggi, dei dialoghi, delle situazioni e grazie alla regia di un Billy Wilder al proprio meglio e al suo impeccabile uso degli spazi e della profondità di campo, tutto diventa grande. Ovviamente adeguate sono le eccezionali interpretazioni di Lemmon (gigione il giusto) e MacLaine (semplicemente adorabile). Belle pure le musiche, esemplare il bianco/nero. Ecco quindi servita la perfetta commedia triste e malinconica. L'appartamento è piccolo, ma il film è enorme.
MEMORABILE: Lo sguardo di disprezzo verso il proprio amante allorché Fran (MacLaine) riceve da lui il "regalo" per il Natale.

Cotola 8/11/10 23:59 - 9104 commenti

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La vita come continua forma di prostituzione. Detta così, visti i tempi che corrono, sembra banale: ma siamo appena nel 1960. Commedia amarissima diretta magistralmente dal grande Billy Wilder ed interpretata magnificamente da Lemmon e dalla MacLaine. Forse non si ride tanto, o lo si fa a denti stretti, ma si riflette tanto e non è poco. Una delle migliori opere del regista. Pioggia (meritata) di oscar “pesanti” (film, regia, sceneggiatura, scenografia e montaggio).

Giacomovie 3/01/11 21:10 - 1400 commenti

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Anche se la critica lo ritiene il migliore di Wilder, a me è parso meno entusiasmante di Baciami stupido e Irma la dolce, anche se tecnicamente ha una struttura ben costruita e sa mantenere costante quel pizzico di sana apprensione che tiene vivo l'interesse per tutta la durata. Wilder riesce nell'impostazione ironica di soggetti che andrebbero bene per un film drammatico, ma si tratta di un'ironia agrodolce che sottolinea i tratti di infelicità di tutti i personaggi. ***

Didda23 18/06/11 13:57 - 2431 commenti

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Impossibile non rimane affascinati da questa straordinaria opera di Wilder. Il film è magistralmente scritto e ottimamente interpretato da tutto il cast, in particolar modo da un immenso Lemmon. Nonostante si tratti di una commedia, il regista riesce a regalare allo spettatore momenti di riflessione e di critica. Pellicola piacevole, intelligente che si fa seguire con interesse dall'inizio alla fine per merito di un montaggio perfetto. Il tempo passa, ma le opere di Wilder mantengono sempre un sapore esaltante. Si rasenta la perfezione...

Mickes2 31/10/11 21:12 - 1670 commenti

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Quale può essere la posta in palio per poter scendere a compromessi? A quanto e a cosa bisogna rinunciare per raggiungere un’agiata vita lavorativa? L’appartamento parte come commedia frizzante e irriverente sui piccoli grandi disagi del quotidiano, contrattempi, simpatici accordi extra-coniugali… per poi sfociare nell’egoismo imperante e nelle prevaricazioni ostentate, specchio di una società schiva e sfuggente. Memorabile Jack Lemmon, stupenda Shirley “viso d’angelo” MacLaine. ****!
MEMORABILE: Jack Lemmon che scola gli spaghetti con la racchetta da tennis.

Belfagor 14/12/11 12:34 - 2690 commenti

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Un apice della commedia americana. Lo stile sardonico e pungente di Wilder si riconosce in ogni scena di questa storia incentrata su un appartamento affittato a ore dal protagonista C. C. Baxter (Lemmon) ai suoi superiori per delle scappatelle. È una satira brillante e fondamentalmente drammatica, di uno stile di vita basato sulla prostituzione - sia essa materiale o intellettuale - e su compromessi degradanti. L'unione di cinismo e ironia è perfetta. Deliziosa Shirley MacLaine, Fred MacMurray al top.

.luke. 29/03/12 23:41 - 89 commenti

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Eccezionale commedia di Billy Wilder, che sotto la superficie nasconde uno spietato ritratto della società americana e non solo. Esemplare il lavoro alla fotografia, come sempre perfetta la sceneggiatura, non c'è una scena o una battuta fuori posto. Il duetto dei due attori protagonisti Jack Lemmon e Shirley MacLaine è uno dei più riusciti della storia del cinema. Un film che è da esempio per tutte le commedie successive.
MEMORABILE: Eseguo gli ordini del dottore: ho deciso di diventare mensch. Lei conosce il tedesco? Un essere umano.

Modo 19/06/12 23:20 - 955 commenti

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Un film eccezzionale nella sua struttura narrativa. Billy Wilder ci regala probabilmente la sua commedia migliore. Lemmon strepitoso nel mettere a nudo i morbosi vizietti dei suoi superiori e i loro biechi metodi per ottenere l'appartamento. Nido d'amore e di sventure. La solitudine mascherata e l'arrivismo giocano da contrappasso al romanticismo di fondo. La Mclaine si dimostra eccellente atrice, deliziosa e vivacissima. Commedia disincantata, amorevole, favolosa.

Lamax61 13/08/12 06:45 - 30 commenti

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Altra superba prova di Wilder. Una commedia in apparenza, ma una pungente satira nei confronti dell'America imprenditoriale e non. I temi dell'arrivismo, del distacco da ogni altro valore che non sia quello del successo personale, del vendersi pur di far carriera, sono qui trattati con maggior ironia rispetto al cinismo di Viale del tramonto. Grandi Lemmon, la Maclaine e tutto il resto del cast. Simpatico anche lo scambio di battute tra il Dottore vicino di casa e Lemmon.
MEMORABILE: Ciccibello Baxter che scola gli spaghetti con la racchetta da tennis e che con un perfetto rovescio li impiatta. 100% americano.

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Lady 24/03/14 17:05 - 54 commenti

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Definire questo lungometraggio delizioso in ogni suo fotogramma è dire poco. Jack Lemmon, stigmatizzato dai vicini come improbabile seduttore, è adorabile nel suo ruolo di premuroso soccorritore nel momento di estrema disperazione vissuto dall'incantevole MacLaine. Il suo estremo, ultimo guizzo di ribellione al routinario servilismo lo riscatta eroicamente. Letteralmente commoventi i momenti delle festività comandate. Si ride e si piange allo stesso tempo, godendo appieno e centellinando l'alternanza di entrambe le emozioni. Sublime.
MEMORABILE: Gli spaghetti scolati nella racchetta da tennis; Il "botto" dello champagne frainteso; Su tutto, "Cicci"...: unico e irripetibile!

Nancy 30/03/14 16:55 - 778 commenti

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Wilder firma l'ennesimo capolavoro: the Apartment è la storia di un buono, troppo buono, magistralmente interpretato da Jack Lemmon, a metà tra la sua vita e quella degli altri. Una sceneggiatura praticamente perfetta che passa con facilità dalla risata dell'equivoco al dramma del suicidio senza farlo mai pesare, anzi con l'estremo garbo e la maestria da sempre propri del regista. Non ci si limita al dirigere una commedia, c'è evidente pensiero dietro, c'è la solitudine maschile e femminile e l'imbarbarimento dell'alienazione. Bellissimo.

Graf 1/05/15 00:00 - 708 commenti

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Un film duro, estremo, dallo sguardo cupo nei confronti l’organizzazione sociale ed economica degli Stati Uniti. Una società assicurativa rappresentata come una collettività anonima e nemica, i rapporti aziendali come vicini a quelli della giungla, un modesto contabile alienato da sé stesso perché impossibilitato a rincasare nel piccolo mondo privato del suo appartamento perché spesso affittato come garçonnière per le scappatelle amorose dei suoi superiori. Satira di costume, sprezzanti rapporti di forza, commedia brillante e sentimenti candidi. Amaro.
MEMORABILE: La "festa" aziendale della società assicurativa rappresentata in tutta la sua tristezza e in tutto il suo squallore.

Rambo90 26/05/15 23:34 - 7710 commenti

I gusti di Rambo90

Grande classico americano Anni Sessanta: brillante nei dialoghi quanto amaro nella caratterizzazione dei personaggi, soprattutto il protagonista che sembra quasi un Fantozzi ante litteram, prigioniero del sogno americano di far carriera. Bravissimi i protagonisti, da un Lemmon alla prima prova davvero impegnata alla deliziosa MacLaine fino a un viscido McMurray. Non ci si annoia mai, la regia di Wilder è svelta e sa sfruttare gli spazi angusti dell'appartamento in maniera egregia. Imperdibile.

Ultimo 8/07/15 10:08 - 1663 commenti

I gusti di Ultimo

Una regia impeccabile e un protagonista straordinario rendono "L'appartamento" un grande esempio di commedia americana. Jack Lemmon è calato perfettamente nella parte e lo stesso può dirsi per Shirley Maclaine, la quale diviene colonna portante della trama dal suo ingresso in scena. Qualche momento di pausa nella seconda parte, ma il ritmo non viene mai perso del tutto e per questo il film merita indubbiamente 4 pallini.
MEMORABILE: Lemmon raffreddato; "Ciccibello!".

Alex1988 25/07/15 19:47 - 728 commenti

I gusti di Alex1988

Stupenda commedia wilderiana interpretata da due grandi Jack Lemmon e Shirley MacLaine. Dopo una prima parte dedicata al personaggio di C.C. Baxter, nella seconda entra in scena la protagonista femminile e il ritmo inizia un po' a calare. Ma stiamo parlando di una delle migliori commedie americane e, nonostante qualche perdita di ritmo, il film rappresenta una forte critica alla società americana e non.

Il ferrini 7/11/15 10:43 - 2389 commenti

I gusti di Il ferrini

Una delle commedie più belle di sempre. Si ride molto e amaro, in questa impietosa analisi della società americana sempre più dominata dall'arrivismo. Lemmon sfrutta i suoi capi per salire di grado e loro sfruttano lui per coprire le proprie avventure extraconiugali; un meccanismo che Wilder fa apparire tanto ridicolo quanto inevitabile. Un vero capolavoro, giustamente pluripremiato. Marilyn Monroe voleva la parte ma Billy Wilder le disse che era troppo bella per fare la hostess d'ascensore senza che le saltassero addosso...
MEMORABILE: "Lo specchio è a pezzi" "Sì, lo so, mi piace così: mi ci vedo come mi sento".

Parsifal68 4/04/16 12:46 - 607 commenti

I gusti di Parsifal68

Anonimo impiegatuccio in una compagnia assicurativa cerca di farsi ben volere prestando il proprio appartamento ai suoi superiori in cerca di avventure extra-coniugali. Ovviamente gli equivoci sono dietro l'angolo. Capolavoro di Billy Wilder e vincitore di 5 premi Oscar, è una straordinaria commedia che si giova di tempi comici e recitativi praticamente perfetti e di una ottima prova attoriale di tutto il cast, nel quale spicca naturalmente il grande e insuperabile Jack Lemmon. Da non perdere.

Lythops 13/05/16 18:52 - 1019 commenti

I gusti di Lythops

Americanata prevedibile dopo i primi venti minuti con un Lemmon che fa di tutto per essere comico in un film che è una versione, meno grottesca stante gli anni '60, rispetto a Fantozzi. Vincitore di una marea di premi ovunque, è e rimane un'opera diretta da un genio che sa come usare la macchina da presa e curare le scenografie, ma mi è apprasa molto datata e stantia e mi ha fatto rimpiangere Alberto Sordi. Ottimi MacLaine e McMurray. Noioso, probabilmente adatto agli amanti della commedia.

Myvincent 4/08/16 08:33 - 3770 commenti

I gusti di Myvincent

L'appartamento di un timido impiegato si trasforma in una garconniere destinata ad amanti clandestini e per ragioni tutte carrieristiche. Molto più di una commedia tutta cocktail, bionde e battutine, ma una storia con risvolti amari sulla vita e le persone, ancora attualissima. Le nevrosi di Jack Lemmon anticipano il nostrano Fantozzi e il faccino di Shirley McLaine è troppo irresistibile.

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Azione70 9/10/16 01:50 - 169 commenti

I gusti di Azione70

Un anonimo impiegato (Lemmon, in stato di grazia) di una grande compagnia assicurativa fa carriera prestando "a ore" il proprio appartamento a vari colleghi: riscatterà la sua meschinità salvando la vita di una collega (MacLaine) di cui si è innamorato. Straordinario affresco della società americana dei primi anni 60, il film è ben diretto, ben recitato e riesce a far immedesimare lo spettatore nel protagonista e nei suoi sentimenti (malinconia, euforia, amore). Menzione speciale per la musica e la fotografia. Capolavoro.

Deepred89 24/12/16 02:47 - 3723 commenti

I gusti di Deepred89

Amarissima, splendida commedia sulla frustrazione, sulla necessità di incassare e chinare la testa per sopravvivere al sistema, riprimendo rabbia e sentimenti. Con una padronanza geometricamente ed emozionalmente impeccabile del mezzo e rare cadute di tono (la squallida figura del cognato violento) Wilder ci descrive un'umanità suddivisa tra mostri di successo ed esseri umani destinati alla sconfitta, ricordandoci che, miracoli di mezzanotte esclusi, nulla è più triste del Natale per chi è condannato alla solitudine. Meravigliosa la MacLaine.
MEMORABILE: Il Natale al bar, tra una prostituta e un Babbo Natale ubriaco; "no key".

Ryo 14/07/18 16:22 - 2169 commenti

I gusti di Ryo

Simpaticissima commedia a incastro che ne anticiperà molte. Il carimastico Jack Lemmon regge la pellicola in maniera egregia, esibendosi in gag memorabili e dialoghi eclatanti. Duramente cinico nel raccontare situazioni in cui scendere a compromessi (da ricatto morale) allo scopo di fare carriera. Una bella sceneggiatura, mai volgare, spesso divertente.
MEMORABILE: La storia di quando Baxter si sparò al ginocchio; Baxter scola gli spaghetti con la racchetta da tennis; "Io ti amo!" "Fai le carte".

Pinhead80 4/12/18 17:29 - 4837 commenti

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Per poter ambire a scalare i vertici dell'azienda in cui lavora, un uomo presta il proprio appartamento per le scappatelle dei superiori, ma l'amore lo cambierà. Uno dei tanti film per cui è conosciuto quel genio di Billy Wilder e che rimangono a metà strada tra la commedia e il drammatico. Questo perché l'opera ha la capacità di mostrare sia l'aspetto arrivistico del personaggio sia quello sentimentale in un vortice di situazioni paradossali che non sfociano mai veramente nella comicità assoluta. Un classico intramontabile.

Paulaster 12/12/18 10:05 - 4478 commenti

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Un impiegato presta la casa ai colleghi superiori per intimi incontri. Parte come una spigliata commedia brillante sugli equivoci matrimoniali per cambiare in toto registro nel prosieguo. Convenienze lavorative, cinismo e ingratitudine soffocano i nascosti e nobili sentimenti. Sceneggiatura incastrata benissimo (che gioca sulle fughe di gas e tappi di champagne) in un contesto al limite del drammatico. Figura del vicino medico meno convincente. Lemmon un filino esagitato.
MEMORABILE: La banconota da 100 dollari in regalo; La racchetta scolapasta; La segretaria impicciona.

Tarabas 7/04/19 23:04 - 1878 commenti

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Wilder gira una delle più grandi commedie di sempre, perfetta fin nei minimi dettagli, amara e dolcissima, irresistibile come la splendida Shirley MacLaine in un ruolo che vale una carriera. Jack Lemmon recita, da par suo, la parte dello schnook in cui tutti vorremmo reincarnarci, per scolare gli spaghetti con la racchetta da tennis e giocare a gin rummy con Fran. Un capolavoro assoluto di gusto, intelligenza, conoscenza dell'animo umano. Film del cuore se ce n'è uno.
MEMORABILE: "Shut up and deal". E con questa, la ditta Wilder-Diamond ha messo su le due migliori battute di chiusura della storia (l'altra? "Nobody's perfect").

Rocchiola 7/08/19 08:22 - 976 commenti

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Non ci sono Sabrine, Arianne o mogli in vacanza che tengano: è questo il vero capolavoro di Wilder nel campo della commedia romantica. Il regista torna ai temi dell’adulterio con una cattiveria e un cinismo che non fa sconti a nessuno, nemmeno al piccolo travet mirabilmente incarnato da Lemmon. Perfetto esempio di come si possa fare cinema popolare trattando temi importanti come le frustrazioni dell’individuo nella corrotta società capitalistica. Qualche melensaggine e lentezza nella parte centrale non inficiano l'efficacia di questo classico intramontabile.
MEMORABILE: Le attese fuori dall’appartamento; Lo specchio rotto; La racchetta da tennis usata come scolapasta; L’enorme ufficio kafkiano pieno di scrivanie.

Jandileida 8/03/20 15:28 - 1575 commenti

I gusti di Jandileida

Una brillante commedia degli equivoci che finisce per trattare temi più importanti quali la solitudine e l'arrivismo. Il doppio piano di lettura è quindi non banale; tuttavia il film non ha resistito benissimo alle intemperie del tempo: Molti sono infatti i momenti non necessari e le lungaggini, nonostante Wilder ci metta la solita garbata classe e centri qualche scena molto piacevole. Spiace poi anche un po' dirlo, ma l'interpretazione troppo sopra le righe di Lemmon non è del tutto centrata, più seccante che divertente. Molto meglio la MacLaine.

Anthonyvm 19/08/20 21:47 - 5796 commenti

I gusti di Anthonyvm

Dopo la brillante e irresistibile ironia di A qualcuno piace caldo, Wilder si dedica a una commedia amara e satirica, affrontando temi maturi quali il suicidio e la sottomissione dell'individuo in nome di un'illusoria felicità, talvolta con toni dissacranti (l'aneddoto del ginocchio ferito, l'assetto distopico dell'ufficio), talaltra cupissimi (la tentata overdose, i cento dollari dati alla MacLaine dal detestabile McMurray). Dialoghi e regia impeccabili, fotografia strabiliante dai tocchi quasi noir e musiche sublimi. Lemmon dà vita a uno dei più grandi "eroi ordinari" del cinema.
MEMORABILE: Jack Lemmon in mezzo all'ufficio affollatissimo in prospettiva centrale; Il salvataggio in extremis; Gli spaghetti colati su una racchetta da tennis.

Keyser3 4/12/20 18:19 - 444 commenti

I gusti di Keyser3

L'apice della collaborazione, di per sé a dir poco proficua, fra Wilder e Lemmon. Un film che tocca tanti temi, dalla frenesia della metropoli ai rapporti umani, all'amore, alla solitudine, e lo fa con una sceneggiatura dalla forte impronta teatrale ma brillante come raramente se ne vedono. Oltre a Lemmon e alla McLaine, indifesa e adorabile come poche, c'è un grande McMurray, che ripete quindici anni dopo i fasti de La fiamma del peccato. Un grande classico, la cui visione non stanca mai ed offre sempre nuovi spunti di riflessione.
MEMORABILE: La rivincita umana di C.C. Baxter, resa con la restituzione della chiave.

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Kinodrop 28/02/21 18:52 - 3000 commenti

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"C.C.bello" un po' per carattere, un po' pensando alla carriera, non si tira indietro a prestare l'appartamento per le scappatelle dei suoi superiori. Un ritratto non solo di un individuo, ma di una mentalità e di un costume di prevaricazione con tinte fortemente maschiliste, condotto dalla prestigiosa mano di Wilder sulla linea sottile tra commedia, ironia e amare realtà, che si alternano con naturalezza e, per questo, con più forza. Ammirevole l'interpretazione di tutto il cast, in cui brillano Lemmon versatile e dinamico e la MacLaine tenera e pensierosa. Intramontabile.
MEMORABILE: Il virtuosistico doppiaggio in generale; La colonna sonora; La graduale presa di coscienza di Fran; La chiave; Il finale.

Magi94 18/04/21 11:50 - 956 commenti

I gusti di Magi94

A differenza di altre grandi commedie brillanti di Wilder (da A qualcuno piace caldo a Prima Pagina), ne L'appartamento troviamo una commistione di generi tra l'umoristico (si ride di rado) e il melodrammatico, con le sventure del mondo che cadono sul capo della bella MacLaine dal look ipermoderno. Ciò non aiuta soprattutto per quanto riguarda il ritmo di una pellicola che, in particolare sui lati più melensi, appare decisamente invecchiata, senza la freschezza delle gag tipiche del genere (anche Lemmon è un po' più ingessato). Rimangono cose buone, tra il medico e la vita d'ufficio.
MEMORABILE: La foto di famiglia.

Caesars 18/05/23 09:38 - 3816 commenti

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Pur non rappresentando certo una delle vette raggiunte dal grande Billy Wilder, questa commedia risulta gradevole anche se leggermente troppo lunga in certe fasi della narrazione. La MacLaine è davvero deliziosa, Lemmon bravo ma un po' troppo (come spesso gli capita) sopra le righe, MacMurray ottimo nel ruolo della "carogna". Wilder sa bene come dirigere la sceneggiatura scritta insieme al sodale Diamond, quindi il prodotto non può che risultare un buon esempio di professionismo hollywoodiano, Avercene di film così, al giorno d'oggi.

Puppigallo 9/11/23 09:27 - 5307 commenti

I gusti di Puppigallo

Il padre di Fantozzi era americano e lavorava in un grattacielo assieme a migliaia di dipendenti come il nipote italiano. Anche lui burattino nelle grinfie dei superiori, ma dotato di una personalità sufficiente a fargli poi fare quell'indispensabile passetto in più. Lemmon è straordinario e da solo riesce quasi sempre a mascherare gli anni di una pellicola che ancora oggi riesce a divertire, ma al contempo a lasciare per quasi tutto lo svolgimento l'amaro in bocca, con due anime sole o male accompagnate (brava anche la MacLaine), che proseguono per binari paralleli. Notevole.
MEMORABILE: "Ho detto che non ho famiglia, non che ho un appartamento vuoto"; Il povero dottore non ci capisce nulla; Due ubriachi che ballano; La racchetta.

Bartleby 23/01/24 02:05 - 13 commenti

I gusti di Bartleby

Godibilissima commedia brillante e satirica, dal gusto dolce e amaro. La sceneggiatura è un perfetto meccanismo a orologeria: lineare, chiaro, senza trucchi o espedienti; il cast è eccellente: Jack Lemmon buca lo schermo e la sua interpretazione vale mezzo film; la coprotagonista Shirley MacLaine è adorabile. Splendida la fotografia: tra i bianco e nero più belli mai visti. Insomma: una pellicola divertente e imperdibile, un classico della commedia americana.
MEMORABILE: La racchetta da tennis usata come scolapasta.
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  • Homevideo Rocchiola • 7/08/19 08:34
    Call center Davinotti - 1265 interventi
    Benché esistano all'estero diverse versioni in bluray (la migliore è forse quella pubblicata dall'inglese Arrow), in Italia questo classico è tuttora disponibile solo in DVD !!!
    Si tratta dell'edizione MGM che continua ad essere in catalogo malgrado sia uscita nell'ormai lontano 2002. Nonostante l'età si tratta di un buon prodotto presentato nel corretto formato panoramico anamorfico 2.35. L'immagine di quando in quando presenta qualche piccola puntinatura, ma considerata l'età del master appare piuttosto nitida e discretamente dettagliata. L'audio italiano originale mono è più che accettabile, forse un po' basso ma chiaro e pulito.
  • Musiche Lucius • 22/02/21 09:41
    Scrivano - 9049 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius il 45 giri originale della versione teatrale italiana, interpretata da Johnny Dorelli e Catherine Spaak, ispirata al film:

    [img size=300]https://www.davinotti.com/images/fbfiles/images56/prom5.jpg[/img]
    Ultima modifica: 22/02/21 15:28 da Lucius
  • Musiche Zender • 22/02/21 10:02
    Capo scrivano - 47942 interventi
    Ok, però poi stop con le derivazioni. Questo è il film.
  • Musiche Lucius • 22/02/21 10:29
    Scrivano - 9049 interventi
    Ok, anche se penso che chi ha interesse al film, apprezzerà la cosa.