Indecent desires - Film (1968)

Pervertito trova una bambola magica con cui molesta la vicina di casa. Chi conosce il cinema della Wishman saprà cosa aspettarsi; erotismo soft (più che altro svariati nudi della bella Kent) e tanta immaginazione, dato che il film è basato su un'idea sola che riserva scene weird ma perlopiù innocue, nonostante una certa morbosità di fondo dissimulata però dall'inadatta ost jazz. Se si fosse osato di più avrebbe potuto essere un cult; così resta una buona idea su carta realizzata con nessun mezzo, a parte la discreta fotografia. Durata esigua.

Un ambiguo e solitario individuo trova casualmente una bambola dai poteri magici grazie a cui riiesce a insinuarsi nel corpo e nella mente di una bella vicina di casa di cui è segretamente invaghito. Con esiti funesti. Strambo filmetto in bianco e nero nella stile della Wishman, girato in modo semiamatoriale, con due soldo e quasi tutto in un paio di interni e di esterni. La trama è eufemisticamente minimale e l'erotismo appena accennato, ma la protagonista bionda Sharon Kent e l'amica mora Jackie Richards si aggirano spesso nude o in lingerie. Merita un occhio solo come curiosità.

Incredibile film che vive praticamente solo dell'idea di partenza: un uomo trova una bambola con la quale può far fare ciò che vuole alla vicina di casa. Divertente? Sulla carta sì, ma la sceneggiatura è pedestre, infarcita com'è di lunghe (e spesso gratuite) scene di nudo che alla lunga sono ripetitive e noiose. Si poteva giocare sul lato "comico" della situazione, o magari anche su quello più perverso e "indecente", come da titolo, ma nulla di ciò è stato fatto. Si punta ad arrivare a un metraggio minimo e, per fortuna, ci si ferma a una settantina di minuti.