Anche se da cinefilo di serie B vorrei introdurmi nella discussione (sempre senza polemica), per esternare quello che penso rispetto a tanto commenti letti su Bronson.
Molti paragonano Refn a Kubrick e non solo per l'assonanza che sembra esserci tra questo film e The clockwork orange ma per tutto l'impianto registico. Alcuni addirittura lo definiscono il novello Kubrick.
In primis, io personalmente non vedo nessuna assonanza tra i due film. Una semplice colonna sonora o, come in questo caso, solo alcuni inserti musicali, o il periodo o l'ambientazione non possono determinare assonanze. I film sono semplicemente su due piani diversi. E mai, nemmeno per un attimo, arrivano a sovrapporsi o, alla meglio, a toccarsi.
Proprio come i due registi: Refn e Kubrick sono su due piani assolutamente diversi. Il primo privilegia l'estestica a scapito della narrazione. Preferisce inserti a volte onirici o mistici o grotteschi (come in questo caso) e relega in secondo piano i dialoghi. In poche parole tanta apparenza e poca sostanza.
Kubrick invece mette l'estetica al servizio della narrazione. I suoi film sono sempre pieni di sostanza - oltre che di estetica - e dove non ci arriva con le immagini ci arriva con i dialoghi. Senza contare che Kubrick, in tantissimi film, usa la musica come linguaggio aggiuntivo mentre Refn lo utilizza solo per sottolineare alcuni momenti topici e a volte non la usa nemmeno.
Insomma, nonostante io non ami particolarmente nessuno dei due, Kubrick è sicuramente anni luce avanti a Refn visto anche il periodo differente in cui hanno operato. Refn ha fatto del buon cinema, sicuramente osannato dalla critica ma (Drive a parte) sempre destinato ad un pubblico ristretto se non ad un cinema di nicchia.
Kubrick ha fatto dei capolavori innegabili ed eterni che ancora oggi sono oggetto di studi o vengono omaggiati (per non dire copiati): Arancia Meccanica, Shining, 2001: Odissea nello spazio; Full Metal Jacket, Orizzonti di gloria e potrei continuare