Giunta al numero 3, la serie pare giunta anche alla frutta. Il cambiamento Ferrara/Torino non giova per nulla, in quanto si sostituiscono le atmosfere soffuse e rarefatte della provincia con quelle più movimentate del capoluogo torinese. A ciò si deve aggiungere che, ovviamente, col procedere degli episodi si perdono un po' delle caratteristiche originali e le storie incominciano a mostrare parecchie "forzature". Nella puntata in questione poi ci sono parecchie cose che non tornano molto. Insomma, rimane vedibile solo per gli "aficiodados".
Giro di boa per il commissario Soneri: cambio di città e cambio di ritmo. E anche quasi cambio di carattere: qui il nostro protagonista diviene più scafato, cinico e anche atletico (sconfigge Alex Van Damme..). Certo viene a mancare quell'atmosfera malinconica della vecchia ambientazione, qui tutto è più limpido, a cominciare da una fotografia cristallina. Ma il ritmo c'è e la storia pure, con bruschi colpi di scena finali. Vecchi personaggi tornano e nuovi ne arrivano. Ma soprattutto la Stefanenko esce di scena definitivamente! Un nuovo inizio.
Angela è coinvolta in un caso di omicidio, stavolta dalla parte opposta al suo usuale punto di osservazione legale, con il baratro davvero a un passo. Le indagini del suo compagno Soneri si spostano da Ferrara a Torino, abbandonando le nebbie per la neve, la brezza per la tramontana, ma con il Po a far da denominatore comune. Un incubo quello diretto da Tescari, con un magistrato-monstre di rara capacità inquietante e una Stefanenko mai così bella nel ruolo di vittima di un sistema fallace. Resta impresso come un'istantanea nel cervello.
MEMORABILE: Il colloquio tra Barbareschi e Herlitzka, con quest'ultimo attaccato alla flebo.
Non conoscendo la serie non sono in grado di fare confronti con gli episodi precedenti e la domanda sorge spontanea: delitti ok, ma la nebbia? Preso a sè, questo "La stanza segreta" è un dignitoso giallo ben strutturato, godibile e una spanna sopra i classici casi da fiction, vuoi anche per la durata filmica, con risvolti funzionali alla trama orizzontale. Droga, prostituzione, indagini passate da rispolverare e un colpevole forse non del tutto inaspettato. Niente di innovativo o sorprendente ma la visione risulta piacevole.
Gianpaolo Tescari HA DIRETTO ANCHE...
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Nuoce eccome, l'ho anche scritto nella mia rece che sarà pubblicata nei prossimi giorni. E' andata completamente persa l'atmosfera che si respirava prima, un vero peccato.
Lo sapevo!non lo dico perchè prima si girava nelle mie zone ma l'impressione che mancasse l'atmosfera era chiara negli spot... Nebbie e delitti senza le nebbie e soprattutto senza le campagne del rodigino e del ferrarese...
"Nebbie e delitti" senza la nebbia della bassa è proprio un delitto. Questa terza serie mi pare (da come è cominciata) abbia deciso di stravolgere le cose rispetto a prima.
Appena finito di vederla, non l'ho trovata affatto malaccio,nonostante i numerosi cambiamenti apportati.
Il regista è cambiato perchè Riccardo Donna era impegnato nelle riprese di Questo piccolo grande amore al momento in cui si giravano i nuovi episodi della terza serie.
DiscussioneZender • 6/10/09 09:11 Capo scrivano - 47993 interventi
Ma non trovi un po' penalizzante il fatto che si passi da Ferrara a Torino? Voglio dire, seocndo me la forza di questa serie era appunto l'ambientazione tra le nebbie del Po (almeno nella opuntata che ho visto io), portarla a Torino mi pare che la banalizzi non poco...
Sì appunto,all'inizio credevo fosse così,invece è un nuovo inizio (lo stesso carattere di Soneri pare cambiato,più agguerrito,cinicio e simpatico).Forse però dovevano cambiare il titolo.....visto che di nebbia non se ne vede per niente.Cmq Torino è una città di transizione,pare che per la quarta serie si cambierà nuovamente scenario...io spero ovviamente in Bologna,ma abbiamo già Coliandro.....
Cmq a mio avviso la puntata merità,è avvincente e scorrevole.
Non ho nessuna intenzione di far cambiare idea a Godardi, ma mi pare che questa terza serie non abbia molto a spartire con le precedenti. Poi chiaramente uno può anche gradire i cambiamenti, ma non è il mio caso. Comunque la prima era chiaramente una puntata di transizione, in quanto nelle prossime oltre alla città dovrebbe cambiare anche la protagonista femminile... stiamo a vedere come evolve la faccenda.
Per Mauro:
dovresti levare Anna Valle tra gli interpreti(non c'era) e sostituirla con la Stefanenko.
DiscussioneZender • 6/10/09 18:44 Capo scrivano - 47993 interventi
Mah guarda Caesars in parte condivido le tue osservazioni (premetto che la serie originale mi piaceva parecchio),in quanto in questa nuova serie cambia quasi tutto,però è anche questo il bello,la vita è fatta anche di cambiamenti.A me questo primo episodio è piaciuto e mi ha divertito,e lascia presagire buoni sviluppi(la figura dell'assistente apparentemente imbranato,un po' ricalcata su quella del suo vecchio assistente ferrarese).
E poi non vedo l'ora di vedere Anna Valle.....
Cmq ribadisco che almeno il titolo della serie andava un po' modificato,visto che qui ci sono solo i delitti,ma senza la nebbia.Magari un titolo del tipo "Nuovi casi per il comm. Soneri" saremme stato molto meglio.